6^ Motobefana

  • Eccomi qua per un nuovo report, come ormai è consuetudine, riporto qui sotto i vostri commenti, le vostre sensazioni e i vostri pensieri che ogni volta nascono spontanei, per tenerli ben fissi nellamemoria di tutti. Di solito, tra tutti i vari commenti, seleziono solo quelli delle Pantere, ma stavolta ho inserito anche quello di un nostro amico di strada (Loregori).Da parte mia devo dire che questa edizione mi è piaciuta particolarmente, forse anche per la meravigliosa giornata di sole che ci è stata regalata, ma probabilmente anche perché, ogni annofacciamo tesoro dell’esperienza maturata e , quindi, cerchiamo di non ripetere gli errori dell’annoprecedente. Quest’anno sono particolarmente orgoglioso della raccolta fatta con la lotteria dellaMotomaialata e di questa Motobefana e di quello che siamo riusciti a ottenere con le iscrizioni in Piazza del Giglio, ma soprattutto perché grazie a questo siamo stati in grado di fare ben due offerte, una alla Casa Famiglia dei Piccoli Apostoli di Maria e una alla ricerca di cui si sta occupando l’ A.N.C.L. – Associazione Nazionale Ceroidolipofuscinosi.Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile senza la partecipazione dei nostri amici Motociclisti e di noi Pantere, quindi ringrazio tutti quanti per aver preso parte a questa manifestazione e vi do l’appuntamento al prossimo anno per la 7^ edizione della “ Motobefana Benefica Città di Lucca”.

    – BRUNELLO

  • Ed ora avanti con i Vostri commenti:
  1. Prima motobefana. Giornata impegnativa a livello mentale, perche’ sai che stai facendo piu’ di un lavoro…… stai regalando un pochino di emozioni agli altri. I bimbi che giravano tra le moto in piazza, i bimbi della casa di cura…. che gli sara’ passato per la testa in quei momenti? Lo si poteva immaginare guardandogli negli occhi. Io finisco qui, il resto e’ negli occhi di tutti i bimbi che oggi ci hanno solo degnato di uno sguardo
    .
    SAMANTHA GLOBETROTTER
  • Ripeto qui quello che ho scritto su FB.
    Bello fare beneficenza, bello passare qualche ora in compagnia di persone meravigliose. Grazie al Motoclub per quello che fate e per offrirci la possibilità di riflettere su quanto spesso quelli che per noi sono problemi, per altri sono sogni. Viva chi parla poco e fa molto.
    Solo un’amara riflessione in più: che in questi secolo di spesso inutile opulenza, sia ancora necessario, anche se nobile e appagante, essere necessarie iniziative per chi è stato sfortunato, per chi è più debole, per chi ha meno. Quando ci chiedono voti e promettono cambiamenti, ricordiamoci di quei bambini che solo una struttura caritatevole permette di aiutare.
  • LOREGORI
  • Si fa i motari tutto l’anno…………….
    e poi arriva è per me una delle uscite piu’ belle a cui tengo di piu’.
    Anche se riuscire a parlare con L’ufficio del Gabinetto dell’assessore
    alla cultura di Lucca…….. o il Sindaco e’ stato impossibile, persona introvabile, purtroppo.
    T’avrei voluto invitare in piazza, senza casacchina bianco, rosso e verde,
    che a me un mi frega nulla, Boia Tambellini .. quanto te la tiri. Fai il bravo dai il prossimo anno.

    Si mota… si mota…. ma….

    Poi c’e’ la MotoBefana Benefica, e per la motoBefana benefica di Lucca ( la mia MotoBefana ) e solo per questa manifestazione tutti questi discorsi si annullano, si azzerano, perche’ questo e’ un evento particolare, unico, soggettivo e non oggettivo.
    Una cosa che la fai prima di tutto dentro te stesso, perche’ e’ proprio quello il percorso che ti porta a fare quel giorno, semplicemente un viaggio ancor prima che in un luogo, dentro e in profondita’ al tuo modo di essere.
    La Motobefana non e’ una di quelle imprese da raccontare al bar, da attaccare con una pecce sul petto, non e’ una cosa che si e’ riusciti ad essere in grado di fare o meno…niente di tutto questo.
    Come non trovo che sia un fenomeno da televisione, da articolo sul giornale, o come viene spacciato spesso in quelle parate per piazza, che si manifesta con i Bornaut dei centauroni da bar travestiti da befanotti, sciocchi.
    Tutto questo e’ un fenomeno carnevalesco secondo me.
    La mia Motobefana, le mie anzi me le ricordo benissimo tutte e cinque….
    alla prima non ero ancora iscritto al Tinga, senno’ non la avrei persa…
    Alla seconda mi ricordo di essermi sentito ospite, molto ben accolto….
    Alla terza me ne sentiii partecipe…
    Ed alla quarta ne ho sentito la piena condivisione…
    Alla quinta un coinvolgimento totale.
    E stavolta ricomincia tutto daccapo

    La mia Motobefana non la si puo’ spiegare con un elenco di situazioni raccontabili cronologicamente, perche’ non e’ un fatto di quello che si e’ visto, vissuto e ricordato,
    ma di quello che ognuno di noi ha sentito attraverso la propria sensibilita’.
    Ed io quello che ho sentito l’ho potuto sentire in brevissimi e lunghi attimi che mi ricordero’ sempre da qui in avanti.
    In tutte quelle fotografie che non ho scattato, e che mi sono tenuto per me.
    Allora quel mio gilet messo sulle sue spalle a Giovanni, che cinque anni fa gli sembrava essere un mantello di un cavaliere, e che gli arrivava alle ginocchia, e che oggi invece lo vestiva come un ragazzo, non piu’ come un bambino.
    Che poi….. mi chiedo sempre, ma il bambino…… chi e’?
    E la magia chi la fa ? Io a te e tu a me ?
    Chi puo’ spiegarla una magia, una magia di una MotoBefana..
    STEFFO

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