Marc Marquez tornerà a dettare legge come una volta?

La vittoria per distacco ad Austin è un segnale. Non ci sono interventi al braccio all’orizzonte e ora Marc deve solo pensare al recupero fisico. Poi se la Honda lo asseconda…

Paolo Ianieri
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5 ottobre – MILANO

Lo aspettavano tutti al varco nelle sue tre roccaforti, in questa stagione dai mille dubbi e dalle poche certezze. E lui non ha tradito. Primo al Sachsenring, dove nelle ultime 11 edizioni non ha mai conosciuto sconfitte, bravo ad approfittare di quelle poche gocce di pioggia che ne hanno esaltato il carattere da cuor di leone. Secondo ad Aragon, al termine di una gara che è stata una lunghissima volata con Francesco Bagnaia decisasi solo all’ultimo giro in favore del torinese della Ducati. Ancora primo domenica ad Austin, capace di cancellare da dominatore incontrastato la “macchia” della caduta di due stagioni fa, quando per un problema tecnico della sua Honda era finito a gambe all’aria mentre in pochi giri aveva messo delle praterie di asfalto tra sé e il resto del gruppo. Aveva deciso che si sarebbe presentato in Texas nelle vesti che più gli sono congeniali, Marc Marquez, ovvero quello dell’attaccante, e alla fine di una gara corsa nelle condizioni peggiori di tutta la stagione, con una pista vergognosa per lo stato dell’asfalto con avvallamenti profondi che hanno costretto i piloti a un vero rodeo a 300 all’ora, al termine di 20 giri sempre condotti al comando è andato a prendersi gloria, onori e… il donut (la ciambella) che aveva promesso di mangiare sul podio in caso di vittoria in una scommessa con Jett Lawrence, il campione della Ama Pro Motocross X250.

Fonte: Gazzetta.it