4^ Notturna Viareggio Rimini

MOTO CLUB LUCCA – 4^ NOTTURNA  “VIAREGGIO – RIMINI “ 28/29 LUGLIO 2012
La mia notturna è cominciata molto prima della serata all’Aloha…

…da almeno tre giorni pensavo a questa ennesima avventura-zingarata e la “fregola” del venerdì sera e del sabato mattina si è tramutata, nel momento della partenza verso il puntello con gli emiliani-romagnoli, in consapevolezza e concentrazione.

Ore 14.30 Puntello bolognese:

Già mezz’ora prima ero presente al puntello, oltre a presentarmi sempre con anticipi abbondanti, non avevo voglia di stare in casa.
Alle 14.32 primo arrivo…Gommeinfiamme e Mototopola si presentano con al seguito Nicosan e Sebastiano incontrati in tangenziale…direi che anche se si mettevano d’accordo non ci riuscivano…
Passano altri 10 minuti spuntano xbabax e R41N e, poco dopo, si presenta al puntello anche Virtual…direi che ci siamo tutti e si può partire.
I caldo è clamoroso con punte di 40° – 41°…si spera che svalicando la temperatura vada calando, ma Invano…
Partenza!!!

Ok, ci siamo…partiamo verso la collina, ma il caldo continua inesorabile…passiamo Porretta e ci fermiamo a San Marcello Pistoiese…un piccolo pit-stop per rinfrescarci un’attimo e per bere qualcosa di fresco.
Ripartenza verso Viareggio con piccolo episodio…tutti in fila con me in testa…la strada è abbastanza scorrevole, la velocità è di relax e il traffico è scarso, ma…da una strada alla mia destra vedo una pallina da tennis seguita di corsa da un cane di media taglia…il cane si ferma a 10 cm. dalla moto, prende la pallina e torna indietro, io non faccio una piega, tengo la mia velocità e la mia traiettoria, ma giuro che mi ero già visto per terra…un km dopo ci fermiamo, avevo le gambe che mi tremavano come una foglia al vento…spavento allo stato puro!!!!
Dopo questo piccolo inconveniente arriviamo a Viareggio verso le 18.30 e il caldo è sempre intenso…
Siamo i primi ad arrivare all’Aloha, quattro chiacchiere, ci beviamo una birra, ci rilassiamo e aspettiamo tutti gli altri motanti.
Piano piano arrivano tutti…vedo con piacere Gattapazza, conosco il Trotta e con piacere rivedo tutti gli amici, compari di tante avventure motociclistiche.
La serata passa tranquilla, ottimo apericena, risate, appoggi, foto di gruppo e siamo pronti…

Ci siamo….Partenza!!!

Ore 21.00 o giù di li…ci prepariamo alla partenza, piccolo brefing del Tribal con piccole accortezze da seguire ai caselli autostradali (non vogliamo che il Gattaccio paghi come un 3 assi!!!) e ci mettiamo in moto alla volta della collina…

Ecco, ci siamo…vedere il serpentone di luci è sempre una sensazione particolare, un gusto che solo vivendo la moto si può descrivere…

La notturna è partita, la nostra notturna è partita…siamo tutti carichi come molle e pronti a vivere questa esperienza unica nel suo genere.

Non sto a descrivere tutte le soste che abbiamo fatto, ma una in particolare…il passo della Calla di notte, completamente al buio è una cosa veramente sensazionale…vedere un’ammasso di stelle così e perfettamente la via lattea ci fa capire quanto siamo piccoli nell’universo…l’unica cosa preoccupante sono stati i vari rumori che hanno fatto da contorno alla sosta…al buio non si vedevano, ma si sentivano!!!

La notte passa tranquilla, le moto si comportano benissimo e la palla di pelo del gattaccio comincia a farsi sentire…

Arriviamo in pianura e, da parte mia, un piccolo avviso di sonno…fortunatamente è durato solo pochi minuti perché l’euforia dell’arrivo a Rimini ha prevalso sul sonno…

Rimini!!! Rimini!!! Rimini!!!

Sono le 5.00 più o meno…entriamo a Rimini…entrata trionfale per noi che abbiamo motato tutta la notte…il profumo delle pasticcerie e di pane ci accompagna fino al lungomare…
Ci fermiamo, parcheggiamo e mi parte un urlo liberatorio…EVVAI!!! Ce l’avevo fatta, avevo sconfitto il sonno per la seconda volta e motato in compagnia di persone UNICHE!!!

Ecco la spiaggia, le chiacchere liberatorie, le foto, l’attesa dell’alba, le battute divertenti e la consapevolezza di quello che avevamo fatto…ma soprattutto con chi l’avevamo fatto…con una compagnia di persone così la notte diventa parte di te, la moto diventa parte di te…ma se non si vivono queste sensazioni è difficile spiegarle.

Il sole fa capolino, una barca all’orizzonte sembra che la voglia salutare per prima…le foto si sprecano e il giorno comincia il suo corso…
A qualcuno lo stomaco comincia a brontolare e ci si avvia verso l’IRMA per una colazione sul canale.

Sulle prime avevo deciso di fermarmi sul prato adiacente al bar per farmi un riposino di un’ora e per questo avevo salutato tutta la truppa che si avviava verso l’autostrada rimanendo da solo, ma il caldo cominciava a farsi sentire e, dopo essermi dato una lavata di faccia, ho deciso, di prendere con calma la via di casa. Senza neanche farlo apposta, mi trovo all’ingresso dell’autostrada con tutta la truppa appena salutata e si fa un po’ di strada insieme.

La crisi si fa sentire, saluto chi riesco e mi fermo in autogrill per un pit-stop tecnico. Riparto dopo circa una mezz’ora e arrivo a casa.

Sono le 9.45, entro in casa, mi spoglio al volo e mi sfiondo a letto…

I primi pensieri, prima di addormentarmi, erano per tutti i partecipanti alla notturna…un ringraziamento per la splendida nottata passata insieme…anche se con qualcuno non ci siamo scambiati quasi nemmeno una parola, il fatto che abbiamo vissuto questa esperienza insieme, fa si che siamo persone uniche.
Ringraziamenti
Tutti, dal primo all’ultimo…agli emiliani, ai romagnoli, ai toscani, ai liguri e, in particolare alle donne che hanno partecipato a questa notturna:
Steffa, Gattapazza, Gattaccia, xbabax, Mototopola, Cristina (zavorra Yety), zavorra Il_Cent… e un’altra ragazza che non conosco il nome…
Un GRAZIE infinito per la vostra determinazione!!!
Ora una piccola considerazione…

All’inizio pensavo che per organizzare un’uscita tipo questa fosse cosa semplice e che bastava la passione per la moto per farla riuscire sempre bene…
mi sbagliavo di grosso…
certo, ci sono persone che fanno questo per passione, ma che hanno la consapevolezza che quello che vanno a proporre è frutto di valutazione, discussione, approvazione e solo alla fine viene proposto in maniera che niente è lasciato al caso…
Il mio più sentito GRAZIE va a tutte quelle persone che hanno fatto diventare questo evento, e tutti quelli che verranno, un momento unico per la vita di un motociclista.
GRAZIE!!!
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GATTACCIO
Via, ecco il gattoreport:
l’inizio.
Anna ed io eravamo in avvicinamento all’Aloha qiuando incrociamo una motociclista su una zeta nera che ci saluta concitatamente. Era Gattapazza che stava cercando il punto di partenza di questa zingarata speciale che è la Viareggio-Rimini. Arrivati a destinazione è stato molto bello fare conoscenza dei nuovi e vedere vecchi amici. La sorpresona di avere il Trotta in squadra è stata notevole. Non lo vedevo da molto e mi ha fatto davvero piacere. E’ stato molto bello per me pregustare la partenza, se non altro sapevo più o meno a cosa sarei andato incontro;questa è la mia seconda Notturna e so che sarà lunga, quindi che è bene dosare le energie. Foto di rito. Ne scatto qualcuna al gruppo che si gode l’aperitivo, poi il sole che tramonta. Stefano suona il suo corno e si capisce che è il momento di abbassare la visiera e schiacciare il pulsante con la saetta. Comincia l’avventura in un tripudio di clacson e ci arrampichiamo su verso Montemagno. Quest’anno in sella siamo in due. Anna ha desiderato intensamente partecipare e mentre facciamo i primi tornantini si parla in interfono. Ricordo le emozioni dell’anno scorso e facciamo il punto delle variie questioni logistiche. Facciamo alcuni test di posizione in sella per affrontare meglio le curve. Anna è molto brava e coraggiosa a stare dietro (io non lo farei) e mi segue alla perfezione in ogni spostamento del peso e cambio di direzione.

 


una sensazione di pesantezza
durante la sosta per rifornimento in autostrada mi prendo un po’ del caffè che avevo preparato per condividerlo coi compagni di strada. Questo caffè mi rovinerà la notturna…Proseguiamo fino alla sosta per appesantire l’abbigliamento. Infilata la felpa delle pantere si riparte e sul Croce ai Mori un gruppo arzillo parte in stile tt tour. Io, vuoi per il “cavallaggio” esiguo del mio mezzo, vuoi per centellinare le forze e l’attenzione resto buono buono del mio passetto turistico. Ho davanti a me Aki73, una nuova pantera con la sua impeccabile Hornet 600 del 2000. Mi fa cenno di passare, ad un certo punto. Io non lo faccio perché l’andatura che sta tenendo mi va più che bene. Al secondo cenno penso che abbia un problema di illuminazione della strada. Sfilo e mi metto davanti alla stessa velocità, ma man mano che salgo sul valico avverto uno strano senso di pesantezza alla testa: è come se le curve continuassero oltre il loro naturale raggio. Mi spiego. Inclino lo scooter e quando arrivo al massimo angolo di piega mi sembra che la strada continui ad “andare via”. Una sensazione simile a quella di quando si è ubriachi e “gira la testa”. Gran brutto affare. Comincio a sudare freddo ed avvertire dei sintomi di nausea e diarrea (questi ultimi fortunatamente meno intensi). Mi dico:”è un bel casino. C’è da fare un mare di chilometri, ancora.” Faccio qualche errore di impostazione delle traiettorie e rallento un pelo. Alcune moto mi superano, altre scelgono di restare in coda. Comincio a vedere i delineatori gialli e neri da neve a bordo strada e capisco che siamo in quota. Il passo della Calla non dev’essere lontano. La mia navigatrice, che si è accorta che qualcosa non sta andando per il verso giusto, mi chiede cosa c’è che non va e quando la informo, tra una curva e l’altra, mantiene una calma estrema e mi lascia guidare. E’ preoccupata per me. Lo sento, ma non me ne vuol dare inquietudine. All’improvviso vedo balenare in mezzo alla strada una selva di luci violacee. Sono le torce a led dei ragazzi del gruppo di testa che si sono fermati e si segnalano. Ci fanno fermare di lato. Siamo sulla Calla, finalmente. Altro passo a me ignoto finora.

Il punto della situazione
Sono già un po’ stanco dato il mio stato, ma lo spettacolo è bellissimo. Un cielo brulicante di stelle fa da cornice ad una densissima Via Lattea che segue la nostra rotta in mezzo ai monti ricoperti delle sagome nere degli abeti nella notte. Ad un certo punto vedo una stella cadente ed ho pensato di esprimere il desiderio. Ci sono dei camper che stazionano in uno spiazzo e le moto sono tutte ferme dall’altro lato. Ogni tanto dei poderosi rutti prodotti da Poldo squarciano il silenzio. Comincio a passeggiare per farmi passare il mal di stomaco, ma niente. Sto sempre peggio. Il caffè caldo unito al freschino del tratto che andava dall’autogrill alla sosta vestizione deve avermi impedito di digerire quello che ho mangiato all’aperitivo. Provo a vomitare, ma niente. Si risale in sella e comincia la lunga discesa verso Santa Sofia. é stato un vero calvario. Il campo visivo che si restringeva costantemnte ed era sempre più difficile fare delle linee accettabili, con naturalezza. Ricordo di aver rallentato diverse volte e sempre di più. Temevo che non avrei potuto mantenere una media decente per arrivare a Rimini per l’alba, ma ho voluto lottare, mentre la sudorazione aumentava a dismisura. In questi casi la compagnia conta ed io lo sapevo. E’ l’unico motivo per il quale ho scelto di non tornare indietro. La mia notturna poteva anche finire sulla Calla, non ci sarebbe stato niente di male. Anna ed io avremmo rifatto la strada al contrario, piano piano, fino a casa, ma non ne abbiamo nenache parlato. Né lei né io abbiamo avuto il minimo sentore di voler tornare indietro e forse il motivo principale è perché il gruppo non ci ha mollato un minuto. Sì, perché se c’è chi si alterna in spari adrenalinici davanti, c’è anche sempre qualcuno a fare da “scopa” in coda.
L’essenza di tutto
E’ a questo punto che mi sento di ringraziare chi la organizza questa piccola follia. Motociclisti veterani coi quali te la puoi sentire di andare in capo al mondo. Gente da cui c’è molto da imparare in fatto di stare in strada e come farlo in gruppo e PER il gruppo. Insomma, Ci sono stati, tra tutti gli altri, Brunello (il Presidente del MC Lucca), Ducasenior, Alexzxr, specie nell’ultimo tratto, quando son riuscito a vomitare. Quando volevo convincerli ad avviarsi per non perdere l’alba. Loro non ne hanno voluto sentire parlare e mi hanno atteso. Non mi hanno voluto lasciare da solo in coda. E’ anche per loro che ho voluto spingere fino a Rimini. Devo dire che è stata davvero una gran soddisfazione quando all’arrivo il sole era ancora nascosto sotto l’Adriatico e sebbene fossi ridotto ad uno straccio me la sono goduta, la mia seconda alba riminese.

Il ritorno
Volevo fare l’autostrada, ma temevo che sul dritto avrei rischiato di addoermentarmi, quindi mi sono unito al gruppo che ha fatto Rimini-Imola in autostrada, poi il passo del Giogo.
Anche quello non l’avevo mai fatto e mi è piaciuto molto. Certo, però, guidare su strade del genere stanco morto non è il massimo: risultato una passeggiata tra bellissimi panorami. Abbiamo fatto una sosta ad un baretto non so dove(ero troppo troncato) e dopo due chiacchiere mi sono recato a casa insieme alla mia signora, che mi ha tenuto sveglio sulle ultime (molte)curve che ciseparavano da casa. ci abbiamo messo veramente una vita ad arrivare, perché la nostra velocità era inversamente proporzionale alla nostra stanchezza; per cui, per viaggiare in sicurezza a causa della lentezza dei riflessi, negli ultimi chilometri siamo andati veramente a passo di corriera. Arrivati a casa con le ultime forze, Anna ed io ci siamo complimentati a vicenda per avercela fatta. Era la nostra prima traversatainsieme. Il tempo di salire le scale, inviare un paio di messaggi al Fasco e al Tribal e stramazzare sul letto. Quattro ore dopo dovevo lavorare.

Grazie a tutti per aver permesso la realizzazione di questa Viareggio-Rmini e ditemi, voi che l’avete fatta, se non è passione questaNICOSAN
eccomi qua……anch’io a scrivere due parole…….
….è la mia terza esperienza e come la prima…..e la seconda….ha la sua storia…e le sue sensazioni…..uguali alle altre…ma diverse…..uniche.
I miei compagni di viaggio hanno già riassunto nei migliori dei modi quanto vissuto…..dalla partenza afosa della costa adriatica, da quella tirrenica….ed all’arrivo a Rimini in tempo per vedere il sorgere del sole…..l’abbondante colazione al Bar dalla Jole…..quindi…..non aggiungo altro….
Mi piace invece ricordare la sensazione provata durante l’intero viaggio…..il mettermi a disposizione del gruppo…..mi ha fatto sentire veramente bene….felice e appagato….

Anche la sgroppata ai Croce ai Mori con Civic e Tribal e la salita della Calla con il Civic…mi hanno dato delle gran belle sensazioni…..adrenaliniche…..ma queste me le tengo per me….

Vi abbraccio tutti……..
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SCARGA
Decidere all’ultimo secondo di partecipare, fare una telefonata… perchè da rincoglionito sono partito da casa senza info su posto e orari…. sentirsi dire ” Un ti preoccupà… vieni qui ti s’aspetta….” non ha prezzo per tutto il resto c’è da appellarsi a San Fiorenzo….

Per il resto non posso aggiungere nulla di nuovo a quanto già scritto, per la notturna ha un significato speciale, mi ha fatto conoscere per sghetto le Pantere, anni fa.. mi sembra per ieri durante la prima notturna che chiacceravamo all’autogrill Cantagallo… con il Trotta… e tribal avvcinandosi mi fa” e te chi sei? ma sei con noi da Viareggio?”

L’anno successivo, in concomitanza sempre di questa notturna ebbi l’onore di essere accettato nel MC Lucca… il resto sono pacche sulle spalle, tanta bella strada e un po di polvere.
Venendo a tempi meno lontani, i miei Complimenti sinceri vanno alle motocicliste presenti, che buccia signorine… e vi chiamavano sesso debole?? che coraggio!!!
Un gran piacere rivedere il Trotta, come piacre mi ha fatto vedere il piglio del gattaccio, che nonstante un principio di congestione ha stretto i denti ed è arrivato in fondo, bravo così si fa
Foto… veniamo alle foto…..
Io non sono un gran fotografo, apprezzo una bella foto, ma non sono capace di prevedere l’attimo da immortalare che diverrà una bella foto, quindo lasco abbastanza stare… altrimenti la steffa mi cazzia se sbaglio luce od esposizione.
In queste pseudo zingarate… fare foto poi, non mi piace molto….alcune senzazioni alcuni momenti, alcune faccie, alcune espressioni me le porto dentro, sono le mie nessuna foto sarà più vivida della mia memoria, è strano da spiegare ma sento che per mè è cosi.
Queste motate, sono qualcosa che…. che…. che è ben di più di mettere sulla stessa strada un certo numero di motoveicoli che procedono in carovana nella medesima direzione, c’è molto di pù… è questo di più che per me una foto non riesce a spiegare…ci devi essere dentro, se ci sei stato, non ti servono foto.

Da qualche parte qualcuno ha scritto: “per un alba così vale la pena motare tutta notte” per me è vero soprattutto il contrario “per una motata così vale la pena fare l’alba”

Condividendo il pensiero di un amico: ” io vado in moto per questo!
TRIBAL
Forse questa è stata la notturna che mi è piaciuta di più come percorso…
La notte è stata calda ,
la luna amica e il cielo stellato della Calla uno spettacolo cosmico,
la fuga su Croce ai Mori adrenalinica,
Gli amici i migliori compagni che si possano avere ,
problemi assenti , se non quella che abbiamo scherzosamente definito……….la palla di pelo nello stomaco del Gattaccio, al quale però va un grosso applauso per come ha tenuto botta ad una mezza congestione , arrivando a Rimini con una determinazione degna terminator.

insomma una nottata in sella da ricordare
grazie a tutti.
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Anche questa volta, come per la Motobefana ho voluto lasciare questo spazio ai commenti dei partecipanti, come disse lo Steffo, per fissarli e renderli in qualche modo indelebili.
Ringrazio tutti per l’ ennesima fantastica esperienza che ho vissuto con Voi………

IL Presidente
Brunello

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